L'importanza dello studio della Cabalà, della meditazione e della preghiera

10/11/2014 Off di Miriam Oryah

Miriam Oryah

La Cabalà non è uno studio accademico fine a se stesso, ma ci permette di creare dei canali di comunicazione con l’En Sof Infinito e ricevere intuizioni, insights, riguardo alle scelte migliori che possiamo compiere nella vita. Inoltre questa “unione mistica”, devekut, in ebraico, attaccamento, che avviene tramite lo studio di questa Conoscenza Superiore, Daat Eliyona, ci pone sotto il riparo delle “Sue Ali”, sotto il riparo della Sua Shekhina, la presenza divina, la Sua Provvidenza, luce, Kedusha divina, che esiste all’interno di tutta la creazione e la circonda, che ci salva e protegge costantemente contro le forze del din, del giudizio (che si materializzano sotto forma di malattie e problemi economici, familiari, etc.).
Lo studio della Cabalà ci crea un riparo, contro tutti gli avvenimenti per così dire, meno positivi della vita, le strettoie, le prove difficili.
Perché lo studio della Cabalà ci mette nelle braccia protettive della Provvidenza Divina, che non ha bisogno di risvegliarci tramite le prove difficili della vita, perché con questo studio non accademico, ma esperienziale, siamo consapevoli che tutta la Creazione è governata dall’amore infinito di Hashem.
Quindi chi studia la Cabalà, parte integrante e importante della Torah di Hashem, non soffrirà mai di penuria nella vita.
Le nostre anime sono scese in questo mondo e si sono incarnate in un corpo fisico, che è il nostro vestito, per adempiere ad una missione, ovvero “emulare” il nostro Creatore, diventando dei donatori. Donatori sia delle nostre conoscenze intellettuali e spirituali, come dei nostri possessi materiali. Tutti questi sono doni del Creatore, che ce li ha affidati temporaneamente per realizzare la nostra missione in questo mondo. L’En Sof Benedetto è il reale proprietario di tutto, persino del nostro respiro.

Più siamo generosi con gli altri in questa vita, più riceveremo proporzionalmente la nostra ricompensa nel Mondo a Venire.
Questo mondo è quello del lavoro spirituale e il Mondo a Venire è il mondo della ricompensa.
Quindi tutto il nostro lavoro spirituale e sociale che compiamo è a nostro completo beneficio in futuro.
La Cabalà ci insegna che possiamo anche diventare dei donatori verso Hashem. In che modo: attraverso la nostra preghiera.
Hashem ci ha mandato dall’alto la Conoscenza Superiore della Torah e della Cabalà, e noi possiamo ricambiare la Sua generosità con le nostre preghiere e benedizioni, facendole salire dalla terra in cielo.
Le nostre preghiere sono la nostra anima, quello che diciamo sia nella preghiera fissa dei Salmi o nella preghiera spontanea elaborata con le nostre parole, è l’espressione della nostra anima, di chi noi siamo, e del lavoro che stiamo compiendo in questa dimensione inferiore dell’esistenza.
Non sottovalutate l’importanza della preghiera, perché può trasformare il mondo e noi stessi. La preghiera e le benedizioni non sono formule vuote, ma sono l’espressione del nostro amore e anelito per Dio.
Con lo studio della Cabalà, la pratica della meditazione e della preghiera, che sono l’obiettivo del Messia ebraico, trasformiamo noi stessi e questo mondo nel paradiso terrestre che è destinato a diventare.
Lo studio della Torah e la preghiera purificano e rimuovono le pene e i giudizi severi.
La preghiera e lo studio guariscono il corpo e guariscono l’anima, e ci permettono di rimanere sempre sintonizzati con la mente divina, permettendoci la ricezione di messaggi dall’Alto, intuizioni, insights e anche profezia.
Non sottovalutate l’importanza di attaccarci al divino, aumentando la nostra consapevolezza di vivere in un luogo terreno, che è comunque circondato da un mare di divinità, di chesed infinita.
Lo scopo dello studio della Cabalà è diventare un canale della Luce dell’En Sof Benedetto, attirando giù in basso la luce, l’illuminazione spirituale dai mondi spirituali superni, trasformando noi stessi e questo mondo materiale in una dimora trasparente dell’anima, la Luce dell’En Sof divina che ci fa vivere e ci mantiene costantemente collegati con la nostra Origine Suprema.
La Cabalà non è uno studio teorico e accademico, ma un’immersione nella conoscenza divina, conoscere HaKadosh Baruch Hu in tutte le Sue Vie, immergersi nella Sua santità, capire cosa Lui si aspetta da noi, chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando, qual è la nostra missione nella vita, qual è lo scopo delle nostre vite e dell’intero universo..e il modo migliore per condurre le nostre vite, secondo il Suo Ratzon, Volontà.
Attraverso lo studio della Cabalà, che è lo studio della conoscenza di Dio e della Sua volontà, la pratica delle mitzvot ebraiche e quelle dei bene noach, la preghiera e la meditazione, siamo in grado di “attaccarci” al divino e ricevere i Suoi messaggi e ispirazioni. La nostra mente è limitata, e attaccandoci alla Sua mente, diventeremo ricettori di messaggi importantissimi per noi e per gli altri, dal Cielo, dall’En Sof.
Messaggi in grado di trasformare radicalmente le nostre vite e aiutarci a rendere il mondo un luogo di aperta rivelazione dello Splendore divino, a rendere il mondo il paradiso terrestre che è destinato a diventare.
In altre parole, possiamo avanzare e salire, muovendoci dal semplice richiedere a Dio le cose piccole e grandi di cui abbiamo bisogno, per trasformarci in esseri umani sempre sintonizzati in comunione con Lui e ricevere la più grande conoscenza, i consigli e suggerimenti preziosi, con degli insight, intuizioni, che si possono anche chiamare profezia, per come vivere su questo pianeta e prosperare in ogni senso, fisico, psicologico e soprattutto spirituale.
Se ci affidiamo con totale emunà alla Sua Provvidenza, essa ci guiderà e faremo le scelte migliori nella vita, proprio perché diventiamo dei canali della Sua Conoscenza, della Sua illuminazione spirituale, dei Suoi messaggi preziosi, per questa “unione” che si instaura tra chi aderisce al divino e vuole compiere la Sua volontà.
La parola ebraica per attaccamento al divino si chiama “devekut”, adesione.
L’En Sof Benedetto Infinito ha creato questo mondo, affinchè l’essere umano si attacchi a lui, un’unione mistica, che gli faccia sperimentare la felicità e un senso di completezza totale.
La devekut con l’En Sof benedetto si può ottenere anche mentre viviamo questa vita attuale. Il lavoro spirituale che dobbiamo compiere è questo, studio della Cabalà della Torah, preghiera, meditazione e opere buone.
La porta è aperta, sta a noi prendere la decisione giusta di continuare ad operare sul cammino che ci porta verso Dio, verso la felicità e la beatitudine eterna.

Per informazioni e iscrizioni alla nostra scuola ebraica di Cabalà scrivere a scuoladicabala@gmail.com

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