La prima macchia dell'anima

04/04/2011 Off di Miriam Oryah

Rabbi Eliezer Brody

Rav Huna insegna nel Talmud, trattato Yoma, 86b, che una volta che si è commesso un misfatto per la seconda volta, questo diventa lecito nella mente di chi l’ha compiuto.

L’anima è come un vestito bianco-giglio. Una menzogna ad esempio, o un affare disonesto, o un adulterio, macchiano e intaccano seriamente l’anima.

La natura umana è quella di vergognarsi enormemente della prima macchia, ma una volta che il vestito (o l’anima) è sporca o rovinata può succedere qualsiasi cosa.

Chi è incline a ripetere senza alcun imbarazzo i suoi errori e peccati, come il pettegolezzo, l’assumere dipendenti solo a breve termine e cambiarli in continuazione, hanno 101 motivi per giustificarsi. I misfatti reiterati ci desensibilizzano, perchè più l’anima è pura e senza macchie, maggiore è la sua sensibilità.

L’anima soffre umiliazioni abissali per ogni macchia con cui viene sporcata. Un detersivo ripulisce il vestito, la Teshuvà (pentimento e ritorno a Dio), soprattutto la Teshuvà per amore di Dio, ripulisce e purifica l’anima da ogni macchia.

Non sprecate ulteriormente la vostra vita, la Teshuvà vi aprirà le porte del Cielo!

Grazie a Rav Lazer Brody http://www.lazerbrody.typepad.com/

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