Nuovo libro sul Terzo Tempio di Gerusalemme (in inglese)

10/01/2013 Off di Miriam Oryah

ILLUMINARE IL MONDO
Come la luce del Tempio sacro cambierà il mondo
Chaim Clorfene ©

Il Sacro Tempio è la luce del mondo, è l’aspetto universale del giudaismo. Il Tempio non è destinato solo per gli ebrei, ma per tutta l’umanità, com’è detto nel libro del Profeta Isaia, v. 56:7: “Perchè la Mia Casa sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli”. E sempre in Isaia, v. 2:3: “E molti andranno e diranno: ‘Venite, saliamo al monte del Signore, alla Casa del Dio di Giacobbe, affinché Lui ci insegni le Sue vie e cammineremo per i Suoi sentieri”. La stessa idea è espressa in senso negativo in Zaccaria v. 14:17: “E avverrà che chiunque, di tutte le famiglie della terra, non vada a Gerusalemme per prostrarsi al Re, il Signore delle Schiere, su di essi non ci sarà pioggia [benedizioni divine].”
Il grande storico Giuseppe Flavio, scrive nel suo libro “Le guerre ebraiche”, che Roma attaccò Israele perché i sacerdoti ebrei smisero di offrire nel Tempio sacro i sacrifici per conto di Cesare e dei senatori. I Romani compresero che le benedizioni da loro ricevute derivavano da queste offerte sacrificali e considerarono Israele in stato di ribellione quando i sacerdoti smisero di farlo.
La luce del Tempio, simboleggiata dalla Menorah, è la luce della pace, della fratellanza e della sapienza. Fino a quando il Tempio non sarà ristabilito nel suo luogo, sul Monte del Tempio a Gerusalemme, non ci sarà mai vera pace nel mondo. Il Talmud ci dice che dal giorno in cui fu distrutto il Tempio, l’uomo ha perso la sua visione spirituale e solo quando il Terzo Tempio sarà ricostruito, quella luce sarà ripristinata ai nostri occhi. Questo è il motivo per cui la costruzione del Terzo Tempio è l’obiettivo principale del Mashìach [Messia ebreo] e dovrebbe essere anche quello di tutta l’umanità. Proprio come tutta l’umanità salirà al Tempio offrendo sacrifici di preghiere, allo stesso modo tutti potranno avere parte nella sua ricostruzione.
In che modo? Apprendiamo dal terzo capitolo del libro biblico di Ezra, che al tempo della costruzione del Secondo Tempio, i Samaritani si rivolsero a Zerubavel e ai capi delle tribù dicendogli: “Lasciateci costruire con voi.” Fu loro risposto: “Non è per voi e per noi che costruiamo una Casa per il nostro Dio, ma costruiremo noi stessi per il Signore Dio d’Israele, così come Ciro, il re di Persia, ci ha ordinato di fare.” I nostri saggi ci hanno detto che non volevano aiutarci, bensì creare disordini. Il Metzudas David scrive che volevano partecipare per scoprire i nostri piani, per trovare un modo di fermare la costruzione. Inoltre, Ciro comandò gli ebrei, e non altri popoli, di costruire. Per lo stesso motivo, si può dire che anche Dio comandò gli ebrei di costruire, non altri popoli.
Come possiamo perciò dire che il Terzo Tempio sarà costruito da tutti gli uomini? Il Gaon di Rogatchov ci ha insegnato che questo può valere rispetto l’aspetto fisico del costruire, ma il lavoro di incitamento della Volontà di Dio per la ricostruzione del Tempio, che precede tutto il resto, è compito di tutta l’umanità e non solo del popolo ebraico. E se il Tempio è destinato a scendere dal cielo miracolosamente già costruito – secondo la visione ebraica predominante – non saranno stati soltanto gli ebrei a farlo scendere con le loro preghiere, ma tutta l’umanità avrà parte in questo.
In che modo possiamo iniziare a costruire il Terzo Tempio?
La risposta si può trovare nel Midrash di Rabbi Tanhuma, Tzav 11, che riporta un dialogo tra Dio e il profeta Ezechiele, dopo essere stato esiliato in Babilonia. Dio dice a Ezechiele di insegnare al popolo il piano del Suo Tempio. Il profeta Ezechiele Gli risponde: “Ma siamo nella terra dei nostri nemici. Aspettiamo sino a quando ritorneremo in Terra d’Israele, perché è detto che essi impareranno e lo costruiranno. E non possiamo costruirlo qui in terra di Babilonia.”E Dio dice: “No, insegnalo ora al popolo, perché quando il popolo studia il progetto del vostro Tempio, lo considererò come se avessero già cominciato a costruirlo.”
In che modo lo studio del progetto del Tempio darà il via alla sua costruzione?
Abbiamo un insegnamento filosofico: “L’atto completato è stato il primo a essere pensato.” Quando ci si propone di costruire una casa, la prima immagine che si forma nella mente è la visione di come apparirà al momento del suo completmaento. Dopo il pensiero iniziale, cominceremo a lavorare con i progetti e gli architetti, gli imprenditori, i falegnami, gli urbanisti, e così via fino a quando la casa sarà terminata secondo l’immagine iniziale.
Lo stesso avviene con la costruzione della Casa di Dio. Studiarne il progetto porta la luce del Tempio nel mondo: prima nella nostra mente, poi nelle nostre emozioni e infine nei nostri gesti.
Il fatto triste oggi, è che sia gli ebrei che i non ebrei, non pensano al Tempio futuro, perché non sanno come pensarci. Dobbiamo prendere l’idea astratta di un tempio futuro e concretizzarla, così da poterla visualizzare e capire la sua importanza per il mondo. Quando si comincia a pensare al Tempio futuro, s’inizia a parlarne e questo ci porta ad agire. Così sarà costruito!
In questo momento, viviamo all’ombra del Secondo Tempio. Tutti i nostri sistemi, processi e istituzioni, religiose e laiche, riflettono questo fatto. Questa è l’ombra oscura della distruzione, alienazione e frammentazione. Noi siamo alienati l’uno dall’altro, frammentati in un milione di sette e culture, e periodicamente ci distruggiamo. C’è un detto che dice che l’ombra non fa ombra. Questo è vero per ogni aspetto della civiltà occidentale, per le nostre infratture spirituali, educative, fiscali e sociali. La nostra missione collettiva è sostituire la distruzione con la costruzione, l’alienazione con l’integrazione e la frammentazione con l’unificazione. Come possiamo faro? Spostandoci dalla coscienza del Secondo Tempio in quella del Terzo.
In realtà è abbastanza semplice: invece di guardare all’indietro il buio della notte scorsa, iniziamo a guardare subito la luce di oggi. Invece di portare il lutto per quello che abbiamo perso 2000 anni fa, iniziamo a celebrare quello che possiamo avere oggi, o al più tardi, domani.
Nel Talmud, trattato Sanhedrin 98a, è scritto che Rabbi Joshua ben Levi vide il Mashiach a Roma e gli chiese: “Quando verrai?” Il Mashìach rispose: “Hayom – oggi.” Ma il Mashìach non venne quel giorno. Il giorno dopo, Rabbi Joshua ben Levi disse al profeta Elia che il Mashiach non dice la verità: gli aveva detto che sarebbe venuto quel giorno ma non venne. Il profeta Elia gli disse che non aveva capito cosa voleva dire il Mashiach: che sarebbe venuto il giorno in cui fai quello che Dio vuole.
Pensiamoci sopra un momento. Intendi dirmi che Joshua ben Levi, che parlò con il Mashiach e s’intratteneva praticamente ogni giorno con il profeta Elia, e di cui veniamo a sapere che potrebbe essere stato uno dei nove individui che non sono mai morti, non stava facendo ciò che Dio voleva ? Certo che lo stava facendo.
“Hayom – oggi” è il significato di tutto questo, quando si lascia lo “ieri sera” e si abbraccia l'”oggi”. La notte è il simbolo dell’esilio, il giorno è il simbolo della redenzione. Quando ci si sposta dalla coscienza del Secondo Tempio a quella del Terzo, facciamo quello che vuole Dio. Quindi il Messia verrà, ci sarà un patto di pace eterna con Dio e il Terzo Tempio sarà costruito.
Joshua ben Levi visse circa 150 anni dopo la distruzione del Secondo Tempio. Il suo mondo era nel caos totale, era tutto in rovina. Presto la Terra si sarebbe svuotata del suo popolo. Per la sua generazione fu impossibile immaginare la costruzione del Tempio futuro, ma la nostra visione del mondo, oggi, è diversa. Come un saggio venerabile disse una volta: “È davvero troppo.” Oggi, possiamo cominciare a costruire il Terzo Tempio messianico attraverso il suo studio.
A questo fine, dopo più di un decennio di ricerche, abbiamo scritto e pubblicato Il Tempio messianico, un libro illustrato che spiega il progetto, la storia e il significato del Tempio futuro. Esso include gli ultimi nove capitoli del libro biblico di Ezechiele, svelando il progetto misterioso della costruzione del Tempio tramite oltre 200 grafici e illustrazioni. Può anche non includere tutte le risposte, ma ne contiene molte: in che modo sarà costruito il Terzo Tempio? Assomiglierà al Secondo Tempio? Ci saranno sacrifici di animali? Quale sarà il ruolo del Mashiach nel Tempio? Quale sarà lo status delle donne nel Tempio? E ancora molto, molto di più. Cominciamo quindi a muoverci dalla distruzione verso la costruzione, dall’ombra del Secondo Tempio alla luce del Terzo Tempio. Possiamo cominciare a portare la luce del Mondo nel mondo HaYom – oggi!

Il Tempio messianico (in inglese)  
www.messianic-temple.com

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