La terapia di guarigione della Cabalà della Torah

22/12/2013 Off di Miriam Oryah

Miriam Oryah

Agli albori della creazione, l’umanità, unificata nella singola anima cosmica collettiva di Adamo ed Eva, ha scelto di poter decidere autonomamente tra il bene e il male, tra l’essere il creatore o distruttore della propria esistenza, scegliendo tra

  • – lo spirito, la vicinanza e connessione alla Luce e Sapienza del Creatore e
  • – la materia, la separazione e allontanamento dal Creatore, la sua negazione, l’egocentrismo dell’uomo di ritenersi al centro dell’universo e di essere il solo artefice dei propri successi e realizzazioni in questo universo fisico temporaneo.

Per consentire questa libertà di scelta, e i meriti eterni che l’anima acquisisce in questo processo di crescita spirituale, l’umanità è stata separata dal Suo Creatore e Origine, e quindi frammentata e suddivisa in miliardi di scintille, o atomi, costituenti i sei miliardi di anime che ora costituiscono l’umanità; l’anima è stata estromessa – almeno temporaneamente – dal Paradiso, scendendo in quest’universo materiale e degradato, con lo scopo di raggiungere il suo perfezionamento spirituale individuale e collettivo.

Per darci la possibilità di crescere ed evolvere, scegliendo tra il bene e il male, siamo stati inquinati/testati con il veleno del serpente, il veleno dell’ego, con le conseguenze contaminanti e devastanti a livello psichico, personale e sociale (a cui abbiamo ulteriormente aggiunto gli inquinanti ambientali) che riscontriamo in ogni momento: gelosia, invidia, rivalità, litigi, competizione anziché armonia e collaborazione, separazione e frammentazioni anziché unione  e ricomposizione, egoismo invece di generosità, depressione e risentimento invece di gioia e benessere, scarsa auto-stima e considerazione di sé invece di equilibrio e serenità, ricerca esasperata del piacere sensuale anziché della felicità spiritualità, la sola felicità vera e duratura.

Ma il Creatore generoso e misericordioso ha creato la terapia, la cura, prima ancora della malattia. Hashem ci ha infatti donato:

  1. una tecnologia spirituale sacra e potente, la Torah/Kabbalah
  2. le pratiche di perfezionamento del carattere,

quali potenti antidoti al veleno del Serpente, per contrastare la proliferazione delle cellule tumorali nell’organismo-psiche dell’umanità. La Torah/Kabbalah è un elisir di vita, il sam chaim, per purificarci e santificarci dalla corruzione spirituale del Serpente, il sam mavet, l’elisir di morte.

Il terapeuta spirituale/Sacerdote incaricato di somministrare questa terapia/ tecnologia sacra, è Israele, quella parte di umanità cioè che ha scelto di servire il Dio Unico, testimoniando il monoteismo assoluto, l’idea che En Od Milvadò, non c’è nessun altro all’infuori del Creatore. Questa terapia sacra è intesa liberare l’umanità dal sam mavet, il veleno, rendendola eterna, immortale.

La terapia sacra si chiama Torah/Kabbalah e consiste di preghiere, meditazioni, dieta kasher, digiuni e celebrazioni, precetti per la rettificazione del carattere, modelli positivi da emulare per lo sviluppo dei poteri dell’anima, la “figlia del Re, la principessa”.

I comandamenti della Torah servono per rettificare il carattere, emulando nostro Padre e Re, diventando come Lui.

Le relazioni personali e sociali sono il test, il banco di prova, della crescita o discesa spirituale. Fare gli eremiti e i solitari non permette la realizzazione del

  • –  tikun hamidòt, la rettificazione del carattere, perché in assenza di relazioni e situazioni difficili ed imprevedibile non è possibile testare/migliorare la propria auto-disciplina e nobiltà di carattere, e
  • – il tikun haolàm, il miglioramento dello stato del mondo,

due missioni in cui l’umanità si è impegnata al fine di riacquistare lo stato di unificazione con il Suo Creatore, ad un livello persino superiore quello precedente la caduta di Adamo, uno stato di sublime di devekut, unità ed estasi infinita con l’Origine, uno stato di ruach hakodesh, profezia.

Lo studio della natura umana, basato su esempi di vita reale, è essenziale per comprendere e padroneggiare noi stessi.

Il Sacerdote/terapeuta psico-spirituale Israel deve indurre l’umanità a fare un grande balzo coscienziale verso il Creatore, respingendo le illusioni e le falsità del principe del male, il Satàn, il grande impostore, riconoscendo la verità dell’Unico Dio ritornando alla realtà dell’Albero della Vita.

Diventa oggi quindi importantissimo conoscere e praticare i comandamenti tra l’uomo e il suo prossimo, così come insegnati dalla tradizione ebraica, e riassunti magnificamente nel comandamento base dell’intera Torah, “Amerai il tuo prossimo come te stesso, Io sono Dio” (Levitico 19.18). L’uomo è fatto della stessa sostanza del Creatore, l’anima divina, ed è parte della Sua essenza. Rispettando se stesso e gli altri, l’uomo rispetta Dio, di cui è immagine e somiglianza.

“Il rimanente d’Israele non commette ingiustizia e non dice falsità”. Coloro che “rendono i loro desideri egoisti e materiali un rimanente”, dando priorità alla propria crescita spirituale, assicurano a se stessi verità, onestà e integrità. Una persona egoista e ambiziosa materialmente non sarà mai completamente onesta o affidabile, perché non è vicina a Dio, il suo obiettivo è falso e lontano dalla Verità.

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