Pratiche di Devekut – Attaccamento mistico

05/08/2015 Off di Miriam Oryah

da Tzavat HaRivash 2 Testamento del Baal Shem Tov
Shiviti Hashem le’negdi tamid – Pongo Hashem davanti a me in ogni momento” (Salmo 15: 8).

Il concetto inerente la parola shiviti [ovvero essere in uno stato costante di consapevolezza divina] è l’hishtavut (ovvero la capacità di mantenersi equilibrati, centrati, senza essere influenzati dalle circostante esteriori). Ciò significa che tutto è shaveh (uguale) per noi, non importa cosa ci succeda, sia che la gente ci lodi o ci sminuisca. Questo vale per tutti gli aspetti della vita, compreso il cibo. Se si dispone di prelibatezze o all’opposto di alimenti meno appetitosi, ai nostri occhi è tutto shaveh (uguale), perché lo yetzer hara, il nostro avversario interiore, l’istinto animalesco che cerca gratificazione nelle cose materiali, cibo, denaro, ricerca dell’onore e del potere, è stato rimosso completamente dalla nostra coscienza.

Qualunque cosa accada, possiamo dire: “Quello che è successo è arrivato da Hashem. Se Lui ha deciso che così doveva accadere, lo accetto.”
In ogni caso, la nostra intenzione dovrebbe essere le’shem shamayim (per amore del Cielo), nella misura in cui non fa differenza per noi come le cose si rivelano. Questo senso di equanimità è un livello molto alto.

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