Il Kotel, l'emunà e la redenzione

24/06/2011 Off di Miriam Oryah

Rav Lazer Brody

La Presenza Divina non si allontana mai dal Kotel HaMaaravi, il Muro Occidentale di Gerusalemme, la parte restante del luogo più sacro della nostra storia, il Bet Ha Mikdash, il Sacro Tempio. Se qualcuno ha bisogno di ogni genere di salvezza, la Presenza Divina è disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, senza bisogno di chiedere un appuntamento. Nella Terra Santa di Israele, soprattutto a Gerusalemme, e principalmente al Muro, si sente la presenza di Dio.

I nostri saggi talmudici dicono qualcosa di apparentemente rigido, affermando che (Ketubot 110b): “Chi vive in Israele assomiglia ad una persona che ha Dio mentre chi vive fuori d’Israele assomiglia ad una persona che non ha Dio.” Rabbi Nachman di Breslev  elabora questo concetto insegnando (Likutei Moharan 7:1) che l’emunà, la preghiera e i miracoli dipendono da Eretz Yisrael, dalla Terra d’Israele. In altre parole, fuori d’Israele non si può raggiungere il livello di emunà e di preghiera che si può raggiungere in Israele.

Rabbi Nachman di Breslev insegna anche (ibid.) che la redenzione del nostro popolo dipende dall’emunà, la fede pura e completa in Dio. Al contrario, la mancanza di fede prolunga l’esilio e la diaspora.

Al medesimo riguardo, Rebbe Kalonimus Kalman, autore di “Ma’or Ve Shemesh” e primo discepolo di Noam Elimelech, scrive (Ma’or VeShemesh, Parashat Behar) che l’abbondanza materiale al di fuori d’Israele blocca la luce della spiritualità, ed è quindi controproducente per l’emunà, in Israele invece, le luci più brillanti della spiritualità sono a spese di un minore livello di materialismo.

Alla luce di quanto sopra, vivere in Terra d’Israele è favorevole allo sviluppo di livelli superiori di emunà e spiritualità.

Secondo gli insegnamenti di cui sopra, chiunque rafforza la sua fede, viene in Israele, o fa entrambe le cose, da il suo contributo diretto nell’accelerare la Gheula, la completa  redenzione del nostro popolo d’Israele, e la ricostruzione del nostro Tempio Santo in una Gerusalemme unita , presto ai nostri giorni, amen.

grazie a Rav Lazer Brody http://www.lazerbrody.typepad.com/

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